Cosa Mangiare A Napoli: 13 Piatti Tipici Da Provare Assolutamente

Pubblicato da: BounceInviato

In Italia, la cucina napoletana è spesso sinonimo di bontà assoluta: parliamo infatti di una tradizione culinaria con una grandissima varietà di piatti deliziosi, con grande attenzione alla qualità degli ingredienti ma anche alle metodologie di cottura.

Napoli, infatti, non è soltanto il posto che ha dato i natali alla pizza, ma anche la città dove sono nati diversi dei dolci più buoni d'Italia, così come vari primi piatti e sughi storici, il posto dove il cibo di recupero è stato elevato a ingrediente pregiato, per vere e proprie opere d'arte per il palato!

Che si tratti di pasta provola e patate, di pastiere napoletane, di parmigiane di melanzane o babà, c'è davvero da preparare lo stomaco se si viene a Napoli con l'intenzione di avere un'esperienza culinaria a tutto tondo.

La cosa migliore da fare, in questi casi, è una sola: prepararsi a viaggiare comodi. A tal proposito, perché portarsi dietro le valigie quando esistono servizi utili come Bounce?

Grazie a questo servizio, prenotare un deposito bagagli presso Napoli, magari nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Napoli Centrale, è più facile che mai! Bounce permette di scegliere il deposito bagagli che si preferisce da una lista, pagando poi online in tutta comodità.

Detto questo, andiamo a scoprire 13 piatti assolutamente da non perdere della tradizione partenopea!

Cuoppo di mare

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Da brava città di mare, poteva mancare dello street food a tema? A Napoli nasce, almeno tradizionalmente, uno degli street food più iconici d'Italia: il cuoppo di mare.

La parola cuoppo potrà far sorridere, e sta ad indicare il cono di carta, ripieno delle pietanze più varie, in base alla tradizione di riferimento.

In questo caso, il cuoppo di di mare napoletano è pieno di pesce fritto, condito semplicemente con sale e limone; tra i pesci troviamo totani, alici, gamberi, seppioline, e in generale tutto il pescato tradizionalmente considerato povero.

Tra i luoghi migliori dove assaggiare dei buoni cuoppi di mare troviamo la Friggitoria Verace Napoli, il Ristorante Passione di Sofi o il fast food Il cuoppo, completamente dedicato a questa nobile arte.

Pizza margherita

È possibile parlare di Napoli senza citare la pizza, magari la margherita? Noi lo riteniamo impossibile, perché in pochi altri luoghi del mondo esiste un'associazione così forte tra un luogo, una cultura ed un piatto della tradizione.

Inutile stare a spiegare cos'è la pizza: parliamo pur sempre di uno dei pochi piatti che chiunque al mondo conosce. Possiamo invece sindacare su quella che dai napoletani stessi è indicata come la "vera" pizza. Via le farciture e i condimenti: benvenute margherite e marinare!

Non basterebbero dei libri per parlare di tutte le pizze al mondo, ma bastano invece poche righe per provare a definire i luoghi in cui è impossibile non fermarsi a mangiare una buona margherita. A nostra detta, un viaggio a Napoli deve necessariamente includere una visita da Gino Sorbillo, all'Antica Pizzeria Di Matteo, da Enzo Coccia, da Ciro Oliva, all'Antica Pizzeria Brandi e da 50 Kalò.

Pasta alla genovese

Storicamente parlando, la pasta è stata introdotta in Italia a partire dalla dominazione araba della Sicilia. Nel sedicesimo e diciassettesimo secolo, però, con l'arrivo della pasta a Napoli e con la discesa del prezzo della farina, le cose cambiano: è qui che nasce il sugo alla genovese.

Un soffritto di carote sedano e cipolle che accompagna un trito di carne, con muscolo e spezzatino di manzo innaffiati di vino rosso, con cottura lenta. Difficile dire di no ad un piatto del genere.

Dove provare un piatto così antico e immortale? Ottime paste alla genovese si posso trovare all'Osteria della Mattonella, all'Osteria il Gobbetto o al Ristorante Il Giardino di Napoli.

Pasta, patate e provola

Tra i piatti di pasta made in Napoli, il più iconico è senza dubbio la cosiddetta "tripla P", ovvero pasta, patate e provola.

Alla base un ricco soffritto di cipolla e pancetta, su cui vengono appoggiate un mare di patate, quanto più farinose possibili; queste, poi, vengono accompagnate da pomodorini e basilico, e allungate con un saporito brodo.

Una volta portato tutto a bollore, si può aggiungere la pasta a formato misto (magari anche spezzata, o i rimasugli delle paste rimaste a casa), e solo poi tanto parmigiano grattugiato e ancor più provola a dadini. In dosi generose, mi raccomando!

Il risultato finale è una specie di densa minestra filante dal sapore deciso e delizioso, da non perdere per nessuno motivo al mondo. Perfetta per i freddi giorni invernali.

Ottime paste patate e provola si possono provare in luoghi storici come Nennella, Nunziatina, 'O Vascio ma anche da Casa Capasso, L.u.i.s.e o Leon d'oro.

Frittata di maccheroni

Quante volte abbiamo sentito citare all'interno della stessa frase "napoletani e maccheroni"? Questo perché questa tipologia di pasta è una delle più popolari nella città, e ricette come quella della frittata di maccheroni sono abbastanza esemplificative.

Una frittata di maccheroni viene fatta con spaghetti, possibilmente avanzati dal giorno prima, trasformati in una massa compatta grazie alla commistione di uova, parmigiano ed un formaggio a scelta tra caciocavallo, provola e scamorza (si possono aggiungere anche salame o prosciutto cotto). Che sia calda o fredda poco importa: la sua bontà è difficile da ignorare.

Le frittatine di maccheroni sono più un piatto da pizzerie e rosticcerie che da ristorante stellato e per questo motivo vi consigliamo di provarle in luoghi come la Rosticceria Imperatore, la Rosticceria Vestuto, la Rosticceria La Padella, la Pizzeria Concettina ai Tre Santi, la Pizzeria 50 Kalò o l'Antica Pizzeria Di Matteo.

Casatiello

Il piatto pasquale di Napoli non prevede cioccolata e non è nemmeno un dolce, ma è comunque una bomba calorica come poche altre. Il casatiello è una specie di torta rustica salata, la cui forma richiama la corona di spine di Gesù sulla croce.

La ricetta del casatiello, infatti, prevede un impasto a base di strutto, provolone e salame napoletano, a cui poi vanno aggiunte uova sode da accompagnare con fave fresche, soppressata e ricotta salata.

Dove mangiare un buon Casatiello? Fortunatamente non è necessario aspettare il periodo pasquale se si conoscono i luoghi giusti: Chalet Ciro, ad esempio, fa un casatiello con le uova sode sbriciolate all'interno dell'impasto davvero eccezionale, il Tarallificio Poppea ne realizza una versione con ciccioli, uova, sugna e formaggio, oppure l'Antico Panificio Ciro Pace che ne realizza una notevolissima versione con le uova sode in superficie.

Parmigiana di melanzane

Un altro must della cucina napoletana è senza dubbio la parmigiana di melanzane, già descritta a fine 1700 da Vincenzo Corrado e successivamente da Ippolito Cavalcanti. Al giorno d'oggi, questo piatto a base di melanzane fritte è uno dei più importanti della cucina italiana, con numerose varianti sparse per tutto il territorio della penisola.

Una buona parmigiana di melanzane prevede tante melanzane, possibilmente lunghe e di colore violetto. Tra i vari strati vanno aggiunti pomodori pelati, caciocavallo stagionato, salsiccia e tanta provola affumicata di bufala. Il tutto va delicatamente decorato col basilico, così da conferire l'inconfondibile profumo estivo al piatto.

Trovare delle ottime parmigiane di melanzane a Napoli non è difficile: i luoghi che ci sentiamo di consigliare sono A Taverna Do Re, da Donato, da Mimì alla Ferrovia o presso il Ristorante La Mattonella.

Crocché e altre meravigliose fritture

Gli amanti del fritto saranno in paradiso nel loro viaggio a Napoli, e saranno ancora più felici di quanto già non lo siano dopo aver assaggiato il cuoppo di mare, dopo aver scoperto le altre migliaia di delizie fritte napoletane.

Facendo una rapida carrellata, ad esempio, impossibile non citare i crocché: panzerotti di patate farciti con prosciutto e formaggio filante. Ci sono poi le pastecresciute, ovvero zeppole salate da accompagnare con salse di vario genere, e poi le "palle 'e riso", che invece sono la versione napoletana (e unica) di quelli che altrove si chiamano arancini o supplì.

In questo caso, difficile dare un'indicazione univoca su dove trovare le versioni migliori di questi piatti: solitamente, sono considerati come contorni all'interno di pizzerie e rosticcerie. Di conseguenza ci sentiamo di consigliare nomi come la Pizzeria e Rosticceria d'Auria, Pizza Rossopomodorino, la Pizzeria Sandropizzettata o la Trattoria La Cantinella.

Sartù di riso

Il riso non è stato particolarmente ben visto a Napoli, almeno durante i suoi primi anni. Inizialmente chiamato sciacquapanza (non il più gentile dei nomi), il più noto dei piatti con tale ingrediente deve il suo successo... all'inganno! Il termine stesso sartù, infatti, non è altro che una storpiatura del termine francese sur tout, che vuol dire "sopra tutto".

Questo perché il sartù non è altro che un timballo di riso al forno, ricoperto di pangrattato. Il ripieno del sartù, poi, è assai ricco: piselli, polpette, salsicce, uova sode e tante altre varianti in base agli ingredienti disponibili. Esistono sia sartù bianchi che sartù rossi, in base alla presenza o meno di pomodoro, ma poco cambiano in termini di bontà generale: questo, ancora oggi, è uno dei piatti più golosi di tutta la tradizione napoletana.

Dove provare questo piatto curiosissimo? Le possibilità sono moltissime ma noi ci sentiamo di consigliare la Pasticceria Capparelli, la Trattoria A Pignata, l'antica Pizzeria I Decumani o la Cantina di Triunfo.

Baccalà alla napoletana

Torniamo sul pesce per parlare un attimo del baccalà. Tipicamente cucinato durante il periodo natalizio, il baccalà viene fatto in umido con pomodori, olive, aglio, capperi prezzemolo e peperoncino.

In assenza di merluzzo salato, i napoletani hanno spesso usato altri pesci essiccati, cambiando il nome della pietanza da baccalà a stoccafisso; fortunatamente la bontà del piatto è rimasta grandemente inalterata.

Per assaggiare questo piatto noi consigliamo di visitare l'osteria Baccalaria, il ristorante BiancoBaccalà, la Locanda Nonna Rosa o l'Osteria Da Carmela.

Pastiera napoletana

La pastiera è, tra i dolci della città partenopea, forse il più noto. Parliamo infatti di una torta in cui si incontrano tantissimi ingredienti diversi, per un sapore difficile da dimenticare.

La pasta frolla della pastiera è fatta con una combinazione di grano bollito, scorze d'arancia, spezie, ricotta e acqua di fiori d'arancio: una combinazione d'ingredienti che può sembrare bislacca ma che, in bocca, scatena una giostra di sapori incredibili e di consistenze diverse. Davvero difficile rimanere indifferenti ad un dolce così buono.

Per provare una grandiosa pastiera napoletana si possono visitare diversi locali: l'Antico Forno Attanasio, ad esempio, oppure la Pasticceria Scaturchio, o ancora il Gran Caffè Pasticceria Santoro.

Sfogliatella

C'è una domanda a Napoli che è praticamente onnipresente: riccia o frolla? A prescindere dalla risposta, è importante sapere che si sta parlando di sfogliatelle e del loro ingrediente principale, ovvero pasta sfoglia o pasta frolla.

A non cambiare, a prescindere dal lato della barricata che si sceglie, è il ripieno: un misto di ricotta, uova, zucchero e semolino; questi poi vengono ulteriormente impreziositi da canditi, acqua di fiori d'arancio e spezie varie.

Che la si desideri riccia o frolla poco cambia: sfogliatelle grandiose si possono mangiare presso Pasticceria Stinca, Sfogliatelab, Antico Forno Attanasio, la Pasticceria Scaturchio o presso la Sfogliatella di Mary.

Babà

Chiudiamo la nostra selezione di piatti imperdibile con un altra grandissimo dolce, l'unico che effettivamente non è nato a Napoli. Il babà (o babbà) è infatti una rivisitazione del dolce polacco gugelhupf, il preferito del sovrano Stanislao Leszczynski. Il dolce fu prima passato ai francesi che, in seguito a matrimoni combinati di cui non è chiara la natura, finirono poi per codificarlo all'interno della tradizione napoletana.

Il babà napoletano è un dolce a forma di fungo lievitato, anch'esso alcolico. Cambia però quest'ultimo componente: via il rum e benvenuto il localissimo limoncello, buono come non mai.

Per assaggiare dei babà indimenticabili abbiamo diverse possibilità: il ristorante Babà o Sfogliatella, la pasticceria la Sfogliatella di Mary, la Pasticceria Scaturchio e l'Antico Forno Attanasio sono senza dubbio nomi su cui puntare!

Conclusioni

La tradizione culinaria napoletana è una delle più importanti di tutta Italia e le motivazioni sono anche palesi: poche città all'interno della nostra penisola hanno subito così tante dominazioni senza mai perdere del tutto il loro senso di identità.

Mangiare a Napoli concentrandosi sui piatti tipici del luogo è sinonimo sì di tante belle calorie, ma anche di un viaggio nel tempo con il palato: poche città riescono a combinare così tanti ingredienti e sapori all'interno dello stesso pacchetto gustativo.

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